Gianluca Monti - giornalista e comunicatore.

Un maestro di sci a Vikonos

Oggi un amico mi ha detto che fare il giornalista a Napoli è un po’ come fare il maestro di sci, un mestiere insomma che non ha senso in una città di mare.
Spiace dirlo, non ha tutti i torti anche se ovviamente il concetto lo ha – lo abbiamo – volutamente estremizzato. Non c’è più bisogno di leggere i giornali per avere notizie, questo è tremendamente vero da anni. C’è bisogno però di raccontare, di raccontarsi, di condividere, di prendere posizione e di polemizzare. 
In fondo, accade un po’ come d’estate: non cerchi novità (perché anche quelli che mi chiedono se viene Icardi lo fanno più per sfizio che per convinzione) ma cerco opinioni, pareri, confronto. Cresci d’estate più che in ogni altro periodo dell’anno, era così da bambini ed è così anche oggi che siamo adulti.
Frequenti persone diverse da quelle che magari sfiori nel corso dell’anno, alla fine ci passi più tempo che con gli amici di sempre, hai qualcosa in più da dire e da ascoltare, ti senti libero di essere come sei, magari ti metti a ballare con lui e non lo immagini mentre è nel suo studio a far di conto, gli sorridi e lui fa altrettanto. Hai da imparare da tutti e da trasmettere qualcosa, in modo magari “vintage” ma vero, sentito. Mi succede ogni estate a “Vikonos” di fare queste riflessioni, di scoprire e riscoprire persone e valori. Di innamorarmi di un posto, di una donna (sempre la stessa) e pensare che si possa ancora…fare il maestro di sci a Napoli.
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