Gianluca Monti - giornalista e comunicatore.

Troppe partite in una

Ne abbiamo parlato anche stamattina al TgR Campania: il Napoli gioca troppe partite in una. È successo spesso fin qui, di sicuro a Firenze, a Torino, con il Cagliari, con la Sampdoria e ieri contro il Brescia.
Attacca e stacca la spina facendo quindi paura ale avversarie ma anche ai propri tifosi. Non credo sia questione di condizione, perché alcuni elementi sono già brillanti e in generale la squadra sembra avere una corsa fluida (specie rispetto a rivali più “pesanti” come la Juve) ma proprio una questione di identità. Non è ancora ben chiara, ben definita.
A sprazzi il Napoli copre tutto il campo e vola sulle ali con i suoi esterni di qualità, a sprazzi i centrocampisti accorciano sulle punte e i difensori restano dietro lasciando che la squadra si allunghi. Succede se l’avversario pressa alto e quindi i centrali fanno più fatica ad accompagnare l’azione.
Difetti da correggere, nulla di irrimediabile: ma meglio 90’ a 75 km orari che 30’ a 100 all’ora e il resto ad andamento più lento. Come con il Liverpool serve continuità nella prestazione, per giocare una partita sola e non tante partite in una.
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