Ringhio “Normal One”, mica è poco
Essere un “normalizzatore” non è cosa da poco, magari ne avessimo di più in ogni vicenda che riguarda il nostro Paese.
Rappresentare dunque Rino Gattuso come il “Normal One” di cui il Napoli aveva bisogno non lo sminuisce, anzi ne eleva le qualità per aver saputo restituire ad un gruppo forte la convinzione di esserlo. Non eravamo pazzi, tutti, quando definivamo la squadra azzurra la seconda-terza forza del campionato. Prendete singolarmente gli elementi che compongono la rosa e metteteli a confronto con quelli delle rivali per il quarto posto: il Napoli è nettamente superiore al Milan ed in grado di giocarsela con la Roma e l’Atalanta, pur partendo “ad handicap”.
Allora, cosa non ha funzionato? La gestione della crisi, diventata acuta nel momento in cui certe dichiarazioni estive sono tornate a galla e certi rapporti si sono incrinati con atteggiamenti infantili da parte di tutti.
Ringhio ha restituito maturità, quella che il Napoli aveva dimostrato di avere con il Liverpool. Dunque, la possedeva ma la “nascondeva”, come un bambino che non vuole crescere. Mica poco essere un “normalizzatore”.
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