Gianluca Monti - giornalista e comunicatore.

Non è affatto “uscito pazzo”, anzi…

Mai tenero il sottoscritto con ADL e questo soprattutto per via di una serie di atteggiamenti da “padre-padrone” che ne hanno inficiato l’immagine anche al cospetto dei tifosi. Ciò non toglie che pure il sottoscritto – come tutti – gli abbia sempre riconosciuto una forma di scaltrezza e lungimiranza fuori dal comune.

De Laurentiis è avanti nella sua vision, che spesso non è la mia – la nostra – ma quella di un imprenditore giovane a dispetto della sua età. Un visionario a modo suo, appunto.
Ci ha visto lungo qualche estate fa con la scelta – non ho mai ben capito suggerita da chi – del “Carneade” Giuntoli che lo ha spinto – ma De La era ben propenso – a puntare sui giovani per fare squadra e mercato. A Cristiano – quello del Napoli – e ad Ancelotti va il merito di aver avvicinato il club a Mendes (“legato” da tempo proprio al direttore sportivo ex Carpi…incredibile ma vero) e a Raiola perché anche il “padre-padrone” senza agganci di un certo tipo è meno…padrone.
Ora De Laurentiis raccoglie i frutti di una politica oculata e soprattutto non la cambierà a dispetto degli investimenti che sta facendo: non sono mai stato bravo in matematica ma con i 18 milioni (più Diawara) per Manolas ed i 42 che serviranno per James, il Napoli è già a quota 60, con Di Lorenzo addirittura a quota 68. Tanta roba…ma l’idea è quella di fare zero a zero ed è assolutamente geniale.
Sono arrivati 15 milioni da Albiol, Sepe e Grassi. Ne servono 53 per pareggiare e così il Napoli valuta Rog (15), Verdi ed Inglese (20 + 20). Al netto di queste cessioni potrebbe entrare un altro centrocampista giovane (Elmas) da “ripagare” con Vinicius dell’amico per Mendes per mantenere in pareggio il dare-avere.
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