Il Pipita val bene una foto
Numero foto del sottoscritto con i calciatori del Napoli? Due. Precisamente, una dopo un’intervista con il Pocho Lavezzi, con tanto di autografo per il mio papà, e un’altra con la collega Monica Scozzafava e Gonzalo Higuaín dopo la vittoria della Coppa Italia, la seconda dell’era De Laurentiis.
Si è fatto un gran parlare e si fa un gran parlare del Pipita, del suo trasferimento alla Juve e del fatto che ora la Juve lo voglia ritrasferire; bisogna pur dire però che, purtroppo, i bianconeri hanno saputo quando prendere Higuain e probabilmente anche quando darlo via. Lo hanno preso nel momento in cui non avevano alternative lì davanti perché Morata stava tornando al Real Madrid e il mercato dei centravanti era “depresso”. Il Pipita è servito ai bianconeri per vincere due scudetti, il primo griffato proprio da lui con una serie di reti determinanti contro tutte le grandi del nostro calcio, il secondo marcato da quell’incredibile e maledetto successo di San Siro contro l’Inter, quando proprio Higuain di testa ha segnato il gol del tre a due.
Poi è arrivato Cristiano, poi Higuain è arrivato probabilmente al canto del cigno; se neppure Sarri al Chelsea è riuscito a rivitalizzarlo non so cosa possa fare Fonseca alla Roma, sempre nell’eventualità in cui Gonzalo decidesse di accettare la proposta dei giallorossi. Di sicuro non lo si vedrà mai più ai livelli dell’ultimo anno di Napoli e questo anche perché – avendo iniziato a far gol molto presto con la maglia del River – oggi Higuain è stanco stanco di lottare per quel centimetro che fa la differenza. A Napoli ha dato tanto, da Napoli ha ricevuto tantissimi: è stato uno dei quattro più grandi centravanti della storia, personalmente superiore anche a Edinson Cavani soprattutto dal punto di vista tecnico. Insomma, nonostante tutto e dopo tutto…il Pipita val bene una foto.
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