Gianluca Monti - giornalista e comunicatore.

I mercati paralleli di Aurelio e Carletto

Due terzini, un centrocampista e una punta. De Laurentiis parla “strano” ma mai a caso, il suo mercato era questo…poi è uscito Albiol e lui ha tirato fuori Manolas dal cappello a cilindro. Una gran bella mossa che ha modificato solo leggermente gli intenti iniziali – ad esempio potrebbe non uscire più Mario Rui e quindi non esserci più bisogno di un altro terzino dopo l’arrivo di Di Lorenzo.

Restano dunque per il presidente “un centrocampista ed una punta”, in pratica Elmas ed un attaccante le cui caratteristiche andranno definite: punta centrale sì ma non troppo (insomma più alla Pepè che alla Icardi, più alla Rodrigo – che ha detto no – che non alla Lozano). Però sulla “tipologia” si può discutere perché dipenderà anche dalle partenze, dal modulo e dalle occasioni.
Nel mercato di Ancelotti, invece, c’è James cerchiato in rosso. L’uomo di qualità in base al quale “tarare” anche il sistema di gioco, il colombiano che lascia qualche retropensiero a De Laurentiis: poco “rivendibile” in futuro, ingaggio molto alto e tassative modalità richieste dal Real per il trasferimento. Insomma – nell’ottica presidenziale – meglio spendere tanto per un giovane o per un ventiseienne che spendere meno per uno come James.
Non esiste un’idea giusta e una sbagliata, non ha ragione l’uno e torto l’altro: esistono mercati paralleli che però dovranno intersecarsi. Prima accadrà meglio sarà per tutti.
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