Gianluca Monti - giornalista e comunicatore.

Discorsi da vecchio (giornalista)

La prima cosa per migliorare il giornalismo sportivo – calcistico – in Italia sarebbe quella di tornare ad avere rapporti veri tra addetti ai lavori e giornalisti, tornare a vedere gli allenamenti. I giornalisti capirebbero di più il lavoro degli allenatori, gli allenatori si confronterebbero con i giornalisti come si faceva un tempo. Sarebbe l’inizio del cambiamento che le parti auspicano, entrambe perché – anche se Conte fa muro – tutti vorrebbero vedere i suoi “segreti” ma soprattutto lui non vorrebbe venissero “banalizzati” .
La stampa non potrebbe più “ipotizzare” alcunché, gli allenatori non potrebbero nascondersi dietro il classico “noi lavoriamo sul campo, voi parlate dal di fuori senza sapere il perché delle mie scelte”. Per me il giornalismo sportivo è finito quando si sono chiusi i cancelli dei centri di allenamento. Noi non parliamo con un giocatore, non abbiamo percezione di come loro percepiscono il tecnico, i suoi metodi, il suo modulo…ma mica per questo noi possiamo smettere di scrivere. Così analizziamo le partite, i risultati e non il lavoro quotidiano…che ci farebbe vedere tutto in modo diverso. Ma chi ha voluto chiudere ogni rapporto? Le società (una volta tanto la colpa non è dei giornalisti)
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