Sono quello che la Gazzetta la metteva nel portapacchi del motorino ogni mattina mentre andava al liceo Umberto e che sognava di mettere almeno una firma su quei fogli rosa. Sono uno fortunato, molto fortunato, perché quel sogno è diventato realtà per dieci lunghi anni (dal 2009 al 2019) grazie ad una storia incredibile fatta di gavetta, litigi a casa, insoddisfazioni, donne, fortuna e tante, tantissime, partite.
Dalla Promozione alla Champions partendo da TuttalaC e Calciocampano perché chi ama non dimentica ed io non ho dimenticato amici e colleghi di un tempo, che poi magari sono tornati utili nel percorso professionale perché da loro è saltata fuori una notizia per la Rosea. Fermarsi al punto di partenza sarebbe riduttivo anche perché il punto di arrivo ancora, per fortuna, non lo conosco.
Nel mezzo tanti passaggi intermedi ma fondamentali, classici per i miei tempi: la redazione de Il Roma mi sembrava un tempio, il Corriere del Pallone è stata una palestra e poi ci sono state le “mie” squadre (cioè l’ufficio stampa di Puteolana, Savoia, Neapolis e Pianura) dopo che un altro sogno era diventato realtà: il primo sito internet ufficiale del Napoli portava la mia firma, i contenuti li scrivevo io a Soccavo, dove Diego era stato di casa.
Le giornate scandite da pezzi e da partite, di calcio ma non solo: con E-Polis Napoli ho trattato per la prima volta gli altri sport, poi sono tornato al vecchio amore. Da quel fallimento, si sono schiuse le porte verso l’esame da professionista e la Gazzetta, incredibile ma vero, proprio mentre Francesca faceva capolino nella mia vita. Sono stato e sono questo ma anche, credo e spero, tanto altro ancora perché poi i sogni avverati ne schiudono altri o cambiano forma.
Così sento di aver lasciato alle spalle la figura del giornalista come la intendevo un tempo per provare a diventare un comunicatore (di società sportive – come nel caso della Juve Stabia o del Napoli Femminile – ma anche di personaggi noti – come lo Chef due stelle Michelin Gennaro Esposito).
Dicono sia capace di tenere “lezioni” – le virgolette non sono casuali – ai giovani masterizzandi o a coloro che si avvicinano a questo variegato mondo dei media. Ho fatto un passo indietro per farne due avanti, mi sono dedicato anche alla mia amata Vico Equense, ho iniziato a curare eventi e a seguire progetti.
Questo sito è una vetrina ed una evoluzione, è il piacere di condividere ogni passo – come ormai è indispensabile fare.