Gianluca Monti - giornalista e comunicatore.

C’è Caserta e Caserta

C’è Caserta (Fabio) e Caserta. Non è un momento felicissimo per il calcio campano anche se da Benevento e, soprattutto, Salernitana arrivano segnali positivi: chi deve vincere il campionato come i sanniti deve stare nei piani alti sin dall’inizio ma non può avere logicamente già una condizione brillante, chi invece come i granata vuole essere una sorpresa deve battere il ferro finché è caldo.
Dicevamo però di Caserta (Fabio), lui sì che è in difficoltà in questo avvio di stagione ma ciò non toglie quanto di buono fatto lo scorso anno e soprattutto non toglie nulla alle sue qualità di allenatore. L’importante è avere la consapevolezza da parte di tutti, dentro e fuori la Juve Stabia, che questo sarà un anno di sofferenza; una sofferenza dalla quale potrà scaturire però la grande gioia della salvezza.
La serie C racconta di una Campania non proprio Felix, eppure un paio di note liete ci sono: la Paganese sorprende con i suoi otto punti in classifica visto che è stata ripescata last minute ed ha allestito un gruppo giovane con in pratica il solo Scarpa esperto della categoria. la
La nota più lieta però arriva da Caserta, intesa come città, perché la formazione di Ginestra sta facendo quello che ci si auspicava facesse lo scorso anno. Merito di due vecchi bomber, uno in panchina (il buon Ciro Ginestra che ricorderete ad esempio a Venezia) e l’altro in campo, Gigi Castaldo: capocannoniere delle squadre campane con 5 reti.
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