Gianluca Monti - giornalista e comunicatore.

Caffè (s)corretto, come il mercato

Non è affatto un lodevole l’atteggiamento di quei club che prima trovano un accordo con i calciatori in forza ad altre società e poi aspettano che queste ultime vendano i loro tesserati magari a prezzi ribassati. Un malcostume generale che riguarda ovviamente innanzitutto presidenti e direttori sportivi di tutte le squadre italiane ed europee (vedi caso Griezmann).
Si legge sempre più spesso – di questo o di quell’altro elemento – che ha già “un patto di ferro” con il club nel quale intende andare a giocare: un sistema (malato) del quale sono tutti carnefici e vittime nello stesso tempo. È il caso di Icardi, di James e di tanti altri “uomini-mercato” dell’estate 2019. Nessun tifoso azzurro storce il naso perché il Napoli ha già l’accordo con James mentre l’Atletico tratta con il Real, ma ogni sostenitore azzurro vedrebbe di cattivo occhio Insigne se si accordasse con una qualsiasi società senza che questa prima trovasse una sintesi con De Laurentiis.
Ogni juventino spera di prendere Icardi “in saldo” dalla Juve senza ammettere che il Napoli è l’unica squadra ad essersi correttamente fatta avanti con l’Inter. Insomma, il pubblico è disposto ad accogliere quelli che poi definirà traditori se si comporteranno alla stessa stregua tra qualche stagione…ed in questo “circo” gli unici domatori sono gli agenti che da una parte riscuotono commissioni e dall’altra pure.
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