Gianluca Monti - giornalista e comunicatore.

Sai che è un attimo…

Sai che è un attimo (Paola Turci, 1997)

Un attimo e ti ritrovi dalla parte destra della classifica, un attimo e prendi un legno che ti cambia poi il risultato. Il calcio è come la vita, o viceversa, è un attimo che è figlio di tanti attimi perché la casualità è una componente innegabile di questo gioco ma nulla accade per caso.
Certo, ci sono periodi in cui non ti gira bene. Attimi, segnali se preferite, da saper cogliere, interpretare. Quando non riesci a vincere devi essere bravo a non perdere, ditemi voi se questa non è una metafora che va ben oltre il rettangolo verde. È quando non gira che devi rimboccarti le mani e non puoi permetterti di essere “leggero” perché devi avere paura di perdere, perché devi sapere che la sconfitta fa male e fare di tutto per evitarla, anzi fare le cose semplici, essere determinato in ogni circostanza.
Non c’è cosa più difficile, e quindi più bella, che portare gli episodi dalla propria parte. Spesso capita di incontrare la persona giusta nel momento che crediamo essere sbagliato, almeno a me è accaduto così. Non è casualità, non solo. Bisogna “predisporsi”: lavorare sodo, seminare, limare gli errori affidandosi all’esperienza e miscelare tutto con un po’ di sano veleno.
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